Cos'è il PASSAPORTO ETICO

Il consumatore ha il diritto di essere informato sulle caratteristiche degli alimenti per essere posto nelle condizioni di effettuare una scelta consapevole.

Il sistema agroalimentare italiano, tuttavia, prevalentemente costituito da microimprese orientate a mercati locali nei quali la scelta dei prodotti avviene sulla base di aspetti macrosensoriali e della conoscenza del produttore, non è generalmente pronto ed attrezzato a   operare su mercati vasti, addirittura su quelli esteri ed extracomunitari. In questi infatti non sono spendibili senza adeguata documentazione i concetti di tipicità, qualità, sicurezza e legame al territorio, che spesso vengono accampati in modo apodittico, facendo ricorso ad aspettative, icone e contenuti ideologici, o alla enfatizzazione della etichettatura relativa tuttavia a informazioni spesso inutili o francamente non  verificate.
Per far fronte  alla domanda potenziale estera si deve superare  la polverizzazione del sistema  agendo a sostegno dei singoli prodotti che necessitano non solo di masse critiche, ma soprattutto di corrispondere alle richieste di documentazioni di identità, qualità e sicurezza avanzate dai mercati e dalle autorità sanitarie dei Paesi di destinazione. Si devono insomma sostenere e valorizzare i prodotti in modo fattuale, comunicando quelle  caratteristiche che finora il sistema non ha saputo esprimere, trasmettendo le informazioni e anzi le documentazioni sui pregi plurimi delle produzioni, con l’intento di promuovere la formazione dei consumatori anche esteri “educandoli” ad apprezzare i prodotti originali e distinguerli da quelli di imitazione.
E’ stato pertanto ideato e posto in atto il Passaporto Etico, un documento elettronico finalizzato a trasmettere al consumatore anche dei mercati più remoti quelle informazioni che gli consentano di apprezzare le singole qualità e caratteristiche di sicurezza dei prodotti, ma anche ad assaporare con essi l’insieme degli innumerevoli valori che il sistema produttivo esprime ma non ha saputo finora comunicare, contribuendo ad esempio in modo determinante alla riduzione del 25%  delle emissioni del gas serra prevista dal protocollo di Kyoto, andando oltre l’obiettivo di una diminuzione del 20% previsto dal pacchetto clima-energia dell’Unione Europea.
Perché passaporto?  Perché contiene le informazioni utile a corrispondere alle richieste dei mercati esteri.
Perché etico? Perché accompagna il prodotti trasmettendo in modo corretto e trasparente, accanto alle documentazioni di sicurezza alimentare e qualità merceologico nutrizionali, i comportamenti delle aziende rispettosi di sanità, ambiente, benessere animale, risparmio energetico ed idrico, salvaguardia delle specie antiche e tradizione.
Il Passaporto Etico costituisce una forma volontaria e al momento ancora non riconosciuta di certificazione che si vuole tuttavia acquisire anche sulla base del marchio PASSAPORTO ETICO tutelato nei 28 Paesi dell’Unione Europea (OHIM - Registro dei Marchi Comunitari,  Certificato No 012530119).
Il Passaporto etico è un prodotto del Consorzio De Alimentaria Qualitate , disponibile tuttavia qualunque organizzazione, ente o azienda che voglia caratterizzare e valorizzare i proprio prodotti con questo marchio.

Titolo: Passaporto Etico delle Produzioni Agroalimentari
Descrizione: le aziende del settore agroalimentare vengono immesse nel sistema informativo trasferendo su una tipologia di scheda propria del settore nel quale opera l’azienda le voci dei descrittori corrispondenti a caratteristiche dell’azienda e comportamenti: sanità,  benessere animale, bioprotezione, gestione del territorio, utilizzo delle risorse idriche, energetiche, umane e ambientale, qualità e sicurezza dei prodotti. I descrittori vengono aggiornati periodicamente in seguito alla evoluzione e alle migliorie della conduzione.


(la home page per accedere alle schede)

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 ESEMPIO DI DESCRITTORI DEL PASSAPORTO ETICO: ALLEVAMENTO DI BOVINE DA LATTE


  • Identificazione azienda: sede legale,  sede operativa, referente aziendale e  codice unico di  identificazione dell’azienda.Viene allegata documentazione fotografica aerea effettuata con drone.
  • Animali: razza, produttività individuale e complessiva, tipologia di allevamento, tipo di struttura, destinazione del latte.
  • Assicurazioni: tipologie di polizze e ambiti di tutela in atto in azienda.
  • Mercato di destinazione del prodotto e forma di commercializzazione.
  • Latte inidoneo alla alimentazione umana: destinazione.
  • Sanità: situazione del territorio e dell’azienda nei riguardi delle malattie dell’OIE e di altre patologie a profilassi volontaria.
  • Bioprotezione: le modalità di controllo degli accessi in azienda e dei vettori animati e inanimati di possibili agenti patogeni.
  • Benessere animale: condizioni, parametri e indicatori di rispetto del benessere animale e della naturalità del comportamento.
  • Gestione risorse umane: la forza lavoro aziendale, gli ausili alla gestione, il rispetto culturale reciproco in caso di maestranze estere, le procedure in atto.
  • Gestione agronomica ambientale del territorio di pertinenza: caratteristiche e manutenzione del territorio, smaltimento di rifiuti e reflui, tipi di coltivazione e piante presenti sul territorio con riferimento ad esigenza idrica, finalità energetiche, conservazione di specie antiche, produzione di ossigeno.
  • Risparmio energetico: le forme poste in atto di utilizzo, produzione  o alimentazione di fonti di energie alterative e contenimento dei consumi.
  • Alimenti: origine degli alimenti e forma di alimentazione.
  • Gestione risorse idriche: le fonti, le modalità di utilizzo e le pratiche di risparmio dell’acqua.
  • Qualità del latte: i parametri merceologico nutrizionali e igienico-sanitari; iol risultato in termini di maggiorazione sul prezzo del latte.
  • Sicurezza alimentare: le pratiche igienico-sanitarie in corso di mungitura.
  • Gestione prodotti chimici: le sostanze chimiche e relative modalità di gestione e smaltimento.
  • Naturalità: la preservazione dell’ambiente e della flora; il rispetto di condizioni di naturalità, biologicità e ritualità.

(L'adesivo che viene apposto nelle aziende aderenti al programma)
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